Un sito di incontri per lettori? Esiste: si chiama BookMe

È semplicissimo da usare, interessante e divertente; consiglio a tutti l’iscrizione! Basta inserire una foto, una descrizione di come sei, cosa ti piace leggere e il gioco è fatto: potrai interagire con altri utenti appassionati di lettura come te, scambiare pareri sui libri e magari anche trovare l’anima gemella.

Fantastico no?

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7. J.K. Rowling è davvero da condannare?

Per la prima volta su questo blog voglio fare un tentativo: dire la mia personalissima opinione su una questione calda, esplosa già qualche settimana fa ma non ancora risolta. Mi riferisco alle accuse di transfobia nei confronti di J.K. Rowling, una delle donne più ricche del mondo: è lei la penna che ha dato vita, tra le altre cose, alla saga di Harry Potter. E cosa c’entra l’opinione personale -direte voi- su un tema così importante e universale come i diritti umani su cui dovremmo tutti concordare? Parliamone, appunto, perché ho l’impressione che in molti siano saliti sul carrozzone dell’insulto facile e della cancel culture senza ascoltare attentamente le tesi sostenute dalle due parti.

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6. Ok boomer.

Sul mio blog un post è solitamente il risultato di un processo che attraversa vari step: mi viene l’idea, penso se ne verrebbe fuori un articolo che possa interessarvi e/o farmi stare meglio, creo una bozza che magari andrò ad aprire giorni o settimane dopo, inizio a scriverlo e lo rielaboro più volte prima di pubblicarlo. Questo post invece nasce diversamente: l’idea è il risultato di pensieri accumulati per mesi, la scintilla che mi ha dato l’idea del post sono state le parole scambiate con mia madre stamattina e bam!, eccomi qui a scriverlo di getto. Ho trovato anche un titolo di tendenza, quindi ora parte il mio sfogo contro i miei genitori in primis, e in secondo luogo contro tutta la loro generazione baby boomer.

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5. Unghie

Avevo 12 anni quando ho iniziato a mangiarmi le unghie, e vi sembrerà strano ma l’ho fatto per imitazione, un po’ come quelli che iniziano a fumare perché lo fanno gli amici e loro non vogliono essere da meno. C’era un ragazzo che ammiravo tantissimo, tre anni più grande di me, molto popolare, sempre circondato da amici e belle ragazze. Si chiamava Alessandro e si mangiava sempre le unghie; ok, forse un pochino mi piaceva e l’avevo idealizzato nella mia testa, ma d’altronde a quell’età sarebbe stato strano il contrario. Così, da bravo adolescente volubile, mi sono convinto che se mi fossi comportato come lui sarei diventato “figo” come lui, o almeno anche solo un pochino.

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4. Stasera sto a casa

Vi è mai capitata quella sensazione di straniamento quando siete in compagnia, ad una cena, in discoteca o durante una qualsiasi uscita, in cui vi guardate con occhi estranei e cominciate a giudicarvi? Come se la vostra coscienza evaporasse dalla testa e salisse in cielo per osservarvi, e voi siete lì, con l’ennesima birra in mano, in piedi al freddo fuori dal locale per far compagnia agli amici che fumano. Oppure vi vedete ballare, con occhi che non sono vostri, e pensate “Ma cosa sto facendo? Perché sono qui? Mi sto davvero divertendo?”, o mentre state cercando di fare colpo su qualcuno e magari non sta andando benissimo, puff ecco l’altro te che ti guarda e vorrebbe farti smettere perché ti stai rendendo imbarazzante e non ti riconosce più. Sì, se non mi conoscete ancora sono Mercurio e mi faccio parecchie pare mentali, piacere di conoscervi. Non fraintendetemi, adoro uscire, divertirmi e stare con gli amici che sono davvero un valore aggiunto alla nostra vita, ma ogni tanto mi ritrovo in queste situazioni in cui penso che tutto sommato una sera di queste potrei stare a casa e dedicare del tempo a me stesso.

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3. Dating app

Breve intro: ragazzi scusate l’assenza (o direi quasi l’abbandono) ma ultimamente sono stato strapieno di cose da fare e io sono fatto così: ho mille idee, mille spunti, mi butto a fare cose, inizio, brigo e poi lascio tutto a metà. Quando ho iniziato questo blog immaginavo l’avrei aggiornato con una certa frequenza e invece mi ritrovo ora a ridimensionare questa mia previsione. Ho un po’ di note e appunti segnati da qualche parte che poi da bravo procrastinatore seriale non realizzo concretamente in post ma vi prometto che ci sto provando. Pian pianino mi metterò tranquillo a scrivere e porterò avanti questa cosa. Grazie per la pazienza!

Oggi vi voglio parlare di un tema a me molto caro: le dating app. Tinder, Grindr, Romeo, Hornet, Wapa, Bumble, ecc. sono le applicazioni che usano i giovani (e non) LGBT (e non) per conoscere e incontrare l’anima gemella, o una nuova amicizia, o anche solo qualcuno con cui divertirsi.

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2. Donna

Quando esco la sera a bere qualcosa con gli amici non devo preoccuparmi di come sono vestito, se ho troppa pelle scoperta, se le scarpe sono adatte o forse potrebbero dare un po’ nell’occhio.

Non devo preoccuparmi di fare la strada più frequentata e illuminata anziché le stradine buie, come non devo preoccuparmi di trovare qualcuno che mi accompagni a casa a fine serata, o che faccia almeno un pezzo con me e non mi lasci solo.

E quando cammino non devo iniziare ad allarmarmi se una macchina sta rallentando e accostando al marciapiede, e il finestrino si abbassa nella mia direzione, perché sicuramente si tratta di qualcuno che ha bisogno di indicazioni per arrivare alla stazione o al benzinaio più vicino.

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1. Prendi e vai

Hai mai provato per qualche ora a dimenticarti dello smartphone, dei social, di Internet? A togliere il WiFi, chiudere gli occhi ed ascoltare il tuo respiro, lasciar andare la testa dove vuole lei. Quante cose potremmo fare se ci disconnettessimo così all’improvviso? Potremmo leggere un libro, ascoltare un amico o un familiare, parlarci di persona, visitare quella persona che è da mesi che non vediamo, prendere un foglio e scrivere, provare quella ricetta che abbiamo sempre rimandato, uscire a fare due passi (senza musica ovviamente), ascoltando la città che è sempre in movimento, o ancora meglio partire e rifugiarci in mezzo alla natura.

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